
28 giu 2025
Movida a Bari, i residenti dell’Umbertino si ribellano: avviata azione legale contro il Comune

28 giu 2025
Movida a Bari, i residenti dell’Umbertino si ribellano: avviata azione legale contro il Comune
Movida a Bari, i residenti dell’Umbertino si ribellano: avviata azione legale contro il Comune
Studio Legale Amenduni in prima linea per la tutela dei cittadini esasperati dal caos notturno
Bari – I residenti del quartiere Umbertino hanno detto basta. Dopo anni di segnalazioni inascoltate, una ventina di cittadini ha avviato una procedura legale per ottenere il risarcimento dei danni causati dalla movida selvaggia. Assistiti dallo Studio Legale Amenduni, hanno notificato al Comune – e al sindaco Vito Leccese – la richiesta di attivazione della negoziazione assistita, con l’obiettivo di ottenere un indennizzo fino a 50.000 euro a famiglia per danni economici, psicologici e patrimoniali.
La situazione, ormai diventata insostenibile, ha superato il limite del tollerabile: rumori notturni, musica ad alto volume, assembramenti, schiamazzi fino all’alba, traffico congestionato, mancanza di parcheggi e degrado. Una condizione che – secondo quanto riportato dagli stessi residenti – ha reso invivibile la zona in ogni momento della giornata, compromettendo la qualità della vita, la salute psicofisica e il valore degli immobili.
L’avvocato Ascanio Amenduni, legale dei residenti, spiega:
“Se il Comune non riesce a impedire il fenomeno delle immissioni di rumore di cui è responsabile solidale, allora è tenuto per legge a risarcire i cittadini che ne subiscono le conseguenze. Abbiamo dato 30 giorni di tempo per avviare un confronto. In caso contrario, si andrà in tribunale.”
Il caso ha suscitato grande eco mediatica, finendo sulle prime pagine dei principali quotidiani locali, tra cui "La Gazzetta del Mezzogiorno" e "Nuovo Quotidiano di Puglia". Si parla di un danno stimato in oltre un milione di euro complessivo. Il tema centrale non è il semplice fastidio notturno, ma una vera e propria lesione dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il Comune al momento non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma dovrà fornire risposta formale entro il 30 giugno, termine ultimo previsto per aderire alla procedura di negoziazione.
Il precedente giurisprudenziale
Non si tratta di un caso isolato: episodi simili hanno già avuto riscontro in altre città italiane. Ma per la città di Bari rappresenta un precedente importante, che potrebbe aprire la strada ad azioni collettive anche in altri quartieri colpiti dallo stesso fenomeno.
Conclusione
Il diritto al riposo, alla salute e alla vivibilità non può essere sacrificato sull’altare del divertimento. Il ricorso alla via giudiziaria è diventato, per molti cittadini, l’unico strumento di tutela. Lo Studio Legale Amenduni continuerà a seguire con determinazione questa battaglia civile, convinto che il rispetto della legalità debba valere per tutti, di giorno e di notte.



